STORIA di PRAIA

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Mappa Praia a Mare




PRAIA A MARE
LA PERLA DEL TIRRENO




Questo sito nasce dall'esigenza, che sento necessaria, di rivolgermi a tutti i visitatori, per portarli a conoscenza, anche mediante una ricca documentazione fotografica del mio paese"PRAIA A MARE". Sono convinto che sfogliando le pagine e, ammirando le meravigliose immagini, ne sarete colpiti a tal punto da scegliere come meta turistica questo stupendo paese, preferendola ad altre località per trascorrere serenamente un periodo di
riposo.



Praia Panorama







Come arrivarci? Imposta la località di partenza.





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Le origini



Il territorio di Praia a Mare fu sede di stanziamento di piccole comunità tribali fin dal Paleolitico superiore (35 mila - 10 mila a.C.). Restano evidenti tracce della presenza umana nelle ampie grotte che si aprono alle pendici del monte Vingiolo. Le origini del comune balneare possono essere ricondotte alla fondazione del piccolo centro montano di Aieta, avvenuta tra VII ed il IX secolo dopo Cristo da parte di pastori e contadini provenienti dall'antica Blanda (Tortora) e da altri centri della vicina Basilicata e della Calabria. L'etimologia del nome è incerta, anche se ricorda i traffici di merci e di uomini che nell'antichità avvenivano sulla costa Tirrenica: deriverebbe da "Plaga Sclavorum", spiaggia degli Sclavoni o degli Schiavoni o da "Plaga Slavorum", spiaggia degli Slavoni. A testimonianza del recente passato restano il castello Cosentino e la torre dell'Arco di Fiuzzi.















Torre di Arco di Fiuzzi







Castello Cosentino





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Cenni Storici



Il territori sul quale sorge il paese fu però abitato fin da epoche remotissime. Nella grotta del Santuario della Madonna infatti è stato rinvenuto materiale attestante la continuità dell'insediamento dal Paleolitico Superiore alla cultura villanoviana. Gli interessanti e abbondanti reperti di industria litica, di ceramica impressa e dipinta a bande rosse e con motivi di tipo appeninico con varie incisioni documentano che l'uomo è sempre vissuto in questo territorio. La vita e la storia del centro sono legate alla grotta che nel X secolo fu sede del Monastero basiliano di S.Elia e poi, dal XIV secolo, divenne Santuario cristiano della Madonna della Grotta. Per lungo tempo Praia è stata frazione di Aieta; è diventato comune autonomo nel 1928.









Capeduncola Appeninica (Età del Bronzo)



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Cenni di Leggenda



E' probabile che in queste acque e su questo lembo di terra siano state scritte alcune delle pagine più mitiche ed avvincenti della storia dell'antichità egea e mediterranea: l'esodo dei soppravissuti alla tragedia della lunga e sanguinosa guerra per la conquista della città di Troia. Gli esuli guidati dal principe Enea, l'ultimo eroe di Ilo, avrebbero, nel loro passaggio lungo queste coste, pagato un caro tributo umano alle divinità del mare. Su tutti si ricorda il nocchiere della nave ammiraglia troiana, l'esperto Palinuro, inghiottito dalle acque del Tirreno. Il leggendario timoniere di Enea ha dato il suo nome alla punta del capo dell'ampio Golfo di Policastro che oggi abbraccia tre regioni meridionali: Calabria, Campania e Basilicata.








Viaggio di Enea



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Santuario della Madonna della Grotta



Nel cuore del centro di Praia a Mare, simbolo e fulcro della storia antica, civile e religiosa e del recente passato di questo borgo di pescatori e contadini, una gratinata accompagna in alto passo dopo passo, gradini dopo gradino, svela, conservato nelle suggestive grotte del monte Vingiolo, incastonato in uno scenario d'altri tempi, il Santuario della Madonna della Grotta.












Veduta del Santuario



Secondo un'antica tradizione la piccola statua di legno raffigurante una Madonna col bambino fu deposta nella grotta dal capitano cristiano di un bastimento raguseo con equipaggio turco il 14 agosto del 1326. L'episodio è ricordato dal gesuita Ludovico Marafioti con molti particolari. Secondo la tradizione la statuetta sarebbe stata scoperta da un pastorello muto che per la meraviglia incominciò a parlare. Il miracolo, la bellezza del luogo e la fede degli abitanti hanno creato il Santuario e la devozione di oggi. Molti anni fa la statua lignea del XIV secolo è stata rubata. La popolazione ha provveduto a sostituirla con una copia.



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Visita al Santuario



La grotta del Vingiolo nella quale si trova il Santuario è molto bella. E' dovuta alla millenaria erosione delle acque marine. Ha un'altezza media di 19 metri con alcuni angoli che arrivano anche a 60 metri. Si trova proprio al centro del paese e vi si arriva con un ampia e suggestiva gradinata.










Scalinata per il Santuario



Durante la salita per la grotta sul lato sinistro della scalinata è stata predisposta la posa di una serie di mosaici realizzati con i ciottoli del nostro arenile raffiguranti la "Via Crucis". Arrivati in cima ci si trova davanti all'ingresso, un cancello di ferro battuto . Entrandovi si presenta la prima grotta, a circa 90 metri sul livello del mare, sulla destra, si può ammirare il masso su cui, secondo la tradizione popolare, sarebbe stata rinvenuta la statua. Sulla sinistra le figure ad altezza quasi naturale che fanno da cornice alla natività del presepio.






La prima Grotta


Masso su cui fu rinvenuta la Statua



Salendo le scale si arriva alla seconda grotta quella più grande dove al centro c'è un pozzo che raccoglie una perenne goccia d'acqua che cade dalla volta. Sul lato destro è situata la capella della Madonna della Neve, con statua marmorea del XVI secolo della scuola Cagini, mentre sul lato sinistro recintato si nota lo" scavo" dell'insediamento preistorico.


Seconda grotta



Alla destra della seconda grotta ,una serie di gradini conducono all'entrata della terza grotta quella più piccola, ed è qui in questa piccola cappella costruita nella roccia dove è custodita la copia della statua della Madonna della Grotta, e dietro all'altare una grande fessura naturale crea suggestivi riflessi.







Terza grotta la Cappella


Ritornando nella seconda grotta, quella più grande e camminando a sinistra verso il fondo si vede una grossa apertura dove si trova un piccolo spiazzale, dove affacciandosi si può ammirare una bella parte del panorama di Praia a Mare e, sulla destra il Campanile del Santuario, il quale utilizza per i suoi rintocchi la campanna del piroscafo inglese Umballa silurato nei pressi di Praia a mare nel dicembre del 1917.



 
 Veduta panoramica ________________Campanile della Grotta




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Festa della Madonna della Grotta


Ogni anno dal 13 al 18 aosto si celebra solennemente la festa della Madonna della grotta che èla più importante dell'anno. Il giorno 15 dopo la Messa solenne la statua di legno lascia la grotta ed in processione percorre le vie del paese; con un corteo di automobili viene poi trasferita a Capo da' Rena dove si trova la torre di Fiuzzi. Di là con un corteo di barche e di natanti addobbati a festa, va verso l'isola di Dino. Doppiato il frontone dell'isola si dirige verso Praia approdando sulla spiaggia davanti alla chiesa del Sacro Cuore dove rimane esposta fino al giorno 18 a sera quando con un'altra processione e una suggestiva fiaccolata viene riportata alla Grotta del Santuario. Per tutti i 6 giorni il paese è in festa con fiera, spettacoli e fuochi d'artificio.



 Discesa della Madonna al Paese

                                                      
     Sbarco sulla spiaggia            Processione per il Paese
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Una pagina angosciosa


La bella statua originaria che per secoli ha saputo raccogliere e alamitare la devozione delle generazioni che si sono succedute è statta però sottratta alla pietà popolare ed all'affetto di quanti l'hanno amata ed invocata. La statua fu trafugata nella notte tra il 3 ed il 4 Marzo 1979. Questo furto sacrilego colpì duramente la comunità cittadina che fu letteralmente piegata dal dolore per la perdita di un tesoro di inestimabile valore. La nicchia dell'altare rimase vuota solo per alcuni mesi, perchè ci fu subito la realizzazione di una nuova statua lignea alta 80 cm., fedele riproduzione dell'originale, la quale venne benedetta dal Vescovo il primo novembre del 1983.
 
Madonna Attuale _____________________Madonna Trafugata


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Il mare e la spiaggia



La cittadina si affaccia per circa 6 km di costa sull'alto Tirreno cosentino. I colori del mare sono sfumanti e cangianti. Un misto tra blu e verde abbraccia lo sguardo, facendo poggiare su scure scogliere che ne spezzano artisticamente l'omogeneità. Insenature frastagliate raggiungono ilmassimo del fascino, faraglioni che, come re degli scogli, dominano gli antri rocciosi rispecchiati dal limpido di acque cristalline, rapiscono gli occhi di chi gode la loro vista. Sabbioso e ciottoloso con la scogliera o senza, il litorale riesce a soddisfare le esigenze di tutti i bagnanti. In armonia delle parti, in cui gli elementi sono privati della loro singolarità per vivere una dimensiione unica e che, in maniera riduttiva, si difinisce " spiaggia di Praia".


Arcomagno _________Scogli di Fiuzzi______ Spiaggia veduta



Le spiaggie e i lidi



La costa, che rispecchia a pieno l'ambientazione della tipica macchia mediterranea, offre delle spiagge con lunghe distese di sabbia finissima e ciottolati. Per soddisfare le più svariate possibilità di trascorrere una vacanza da favola, all'insegna della più assoluta tranquillità e in piena armonia con un mare ed una natura ancora incontaminata, lidi e centri balneari bene attrezzati offrono ai clienti ogni tipo di servizi, con cortesia e allegria. Non godrete solo di mare, sole e tintarella, ma anche di sport, divertimento e socializzazione.


Alcuni lidi balneari





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L'isola di Dino


Di fronte a Capo dell'Arena, uno degli angoli più belli e suggestivi della costa calabrese, l'isola Dino si stende per oltre 900 metri sul mare. Le fu attribuito il nome Dino perchè anticamente vi sorgeva un piccolo tempio(Aedina) consacrato probabilmente a Venere, dea dell'amore, o forse a Leucotea, dea protettrice dei naviganti dalle insidie del mare. C'è chi invece sostiene che il nome Dino deriverebbe dalla parola greco-dorica "dina" che significa vortice, bufera, infatti, da queste parti, sono tuttora frequenti e violente le mareggiate e le tempeste. L'isola di Dino, perla del litorale, con la sua forma di un gigantesco cetaceo dal colore verde che rivolge alla spiaggia la testa, quasi rapito dal fascino della costa, ha una grossa ricchezza, la più preziosa che la natura potesse regalarle: le sue grotte.



L'isola di Dino



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Le grotte dell'isola di Dino



Chi trascorre le vacanze a Praia a mare, non può fare a meno di visitare le grotte dell'isola di Dino. Da qualsiasi punto della spiaggia si fittono barche o pedalò, per fare una passeggiata indimenticabile e tuffarsi nelle azzurre acque cristalline. Ad iniziare, alla destra del molo dell'isola, la prima grotta che incontriamo è quella detta del "Monaco" non molto interessante. Poco distante si trova la grotta delle " Sardine" chiamata così per le molte sardine che si possono pescare con facilità. Quasi all'estremità dell'isola incontriamo la grotta del " Frontone", incatevole lo spettacolo che ci si offre: splendide stallatiti brillantinate ed intarsiate a forma di colonne che si specchiano in un grazioso laghetto formato dal riflusso della marea. A circa 50 metri appartata e nascosta si intravede, la grotta delle " Cascate ", che accoglie il visitatore con il rumore continuo delle sue acque che cadono, una melodia sempre uguale, uno scroscio carezzevole dell'acqua sull'acqua. Nel versante che si affaccia difronte alla torre di Fiuzzi, luminosa, smeraldina quasi virtuale, si presenta la grotta " Azzurra", sa farsi riconoscere per il suo azzurro incantevole. Poco lontano, ma più vicino alla costa si trova la grotta del " Leone", chiamata così perchè al suo interno, in penombra, c'è uno scoglio come un leone accovacciato, che riposa sull'acqua.
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Grotta delle Sardine__Grotta del Frontone
 
 
 
 
Grotta delle Cascate    Grotta Azzurra
 


                                                             Grotta del Leone



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I fondali dell'isola


Un altro angolo affascinante e suggestivo, di una bellezza unica è quello dei fondali dell'isola. Affollati oltre che da varie specie di pesci, sono arricchiti da graziose stelle marine, eleganti conchiglie di madreperla e splendide gorgonie. Incantevoli grotte marine ci conducono in dimensoni senza tempo, dovo la perfezione delle stalattiti, che le maschere subacquee incontrano, può essere rapita solo dal flash di qualche macchina fotografica.

  

Gorgonie____________Microorganismi_____________Salpe

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